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Non categorizzato, vino

Vini nuovi e uve antiche: la Spergola

“Et però credo che molta felicità sia agli homini
che nascono dove si trovano i vini buoni.”

Leonardo da Vinci (1452 – 1519)

Oggi vini buoni. In particolare, un vitigno autoctono di Scandiano di Reggio Emilia: la Spergola.

La Spergola, in sordina, si coltiva almeno dal XV secolo, quando venne citata per la prima volta in un documento da Bianca Cappello, Granduchessa di Toscana e pare che anche Matilde di Canossa ne facesse omaggio a Papa Gregorio VII.
Nonostante gli antichi natali, per molto tempo è stata associata al più comune Sauvignon, è solo dal 2000 che viene riconosciuta come vitigno a sè, dimostrando la sua diversità genetica, e consentendone l’inserimento nelle Doc Colli di Scandiano e Canossa.

La Spergola è un’uva bianca, che ha il suo habitat ideale in terreni argillosi e ricchi di gesso. La sua resistenza alla siccità ha reso inoltre il vitigno perfetto per il nostro territorio.
Il nome deriva da “alata” poichè i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, simile a una piccola ala. Il grappolo è mediamente denso, gli acini medio-piccoli e la buccia di un bel verde-giallo.

Dalla Spergola oggi si ottiene un vino che spazia dal frizzante allo spumante o passito, sempre mantenendo struttura e freschezza. Il vino risultante è un vino bianco che, nella versione spumante, presenta un colore giallo paglierino scarico, un delicato aroma floreale con sentori di mela e un gusto fragrante, con buona acidità. Grazie a una leggera surmaturazione delle uve, la Spergola si carica di profumi più complessi ed eleganti, acquisisce una buona struttura e un equilibrio acidulo che gli conferisce un retrogusto lungo e persistente.

Si dice che un buon vino si adatta alla cucina dei suoi luoghi. E’ come se ci fosse un filo che lega gastronomia, territorio e viticoltura. Questo legame sottile mi ha sempre affascinato, e ogni volta in cui lo incontro amo approfondirlo, capirlo.

E così quest’uva quasi sconosciuta, della prima collina reggiana, ben si sposa con antipasti, primi piatti a base di pesce, pasta ripiena (cappelletti, tortelli, …), secondi piatti leggeri, di carni bianche, e salumi. E’ ottimo anche con il Parmigiano Reggiano. Quando è spumantizzato e dolce è perfetto per torte da forno e biscotti.

Io personalmente amo bere un bicchiere di spumante secco in compagnia, prima di cena: come aperitivo è ottimo! Ma gli intenditori mi dicono che un altro buonissimo accostamento è utlizzare lo spumante si spergola dolce per inzuppare le ciambellone (bisulàn si chiama da noi).

Comunque lo vogliate provare, qui sotto trovate le nostre proposte, rigorosamente di Spergola dei colli reggiani!

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