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alimentazione sana, lambrusco emiliano, Non categorizzato

Terre d’Emilia, territorio ed enogastromia

Se è vero che in Emilia-Romagna il mangiar bene è di casa, l’asse Parma-Reggio Emilia-Modena rappresenta senza dubbio il distretto enogastronomico più rappresentativo dello star bene a tavola.
La vetrina di eccellenze che queste terre propongono agli amanti della buona cucina, non ha eguali.
Diamo un’occhiata a questa incredibile porzione d’Italia, riconosciuta internazionalmente per le sue prelibatezze, e diamo uno sguardo globale dalla Pianura Padana risalendo verso gli Appennini, fino al confine con la Toscana.

Quando si parla di Emilia-Romagna, non esiste un prodotto più conosciuto ed osannato come il Parmigiano Reggiano, il re dei formaggi, la cui produzione copre quasi tutto il nostro territorio, dal fiume Po fino ai piedi del Cimone.
Formaggio a pasta dura e dal gusto inconfondibile, è un concentrato di proteine, vitamine e minerali, e sempre più indicato nella dieta degli italiani, giovani e non.

In un territorio meno esteso del precedente, ovvero tra Reggio Emilia e Modena, troviamo le aree di produzione dell’aceto balsamico, con differenti denominazioni e caratteristiche, anch’esso simbolo di una terra che sa essere molto generosa a tavola.
Terre di ottime carni e vini pregiati, ci allontaniamo dalla pianura e il territorio assume caratteristiche diverse, sia per densità di popolazione che per tipo di vegetazione.

Le vaste distese lasciano il posto ai primi vigneti, dai più piccoli a quelli sterminati delle grandi cantine, produttori di diversi tipi di vini, ma uno su tutti il lambrusco, anch’esso caratteristico della nostra zona.
Troviamo i primi castagneti, risorsa economica fondamentale per l’economia di un tempo, molti boschi di faggi e a tratti di conifere, questi più rari dei precedenti, e prodotto di politiche di reintroduzione fino al secondo dopoguerra.

Arrivando ai 1000 metri sul livello del mare, delle industrie non si ha più traccia, ed è possibile ammirare le vette principali e più caratteristiche.
Il Cimone, nel modenese, è sicuramente la montagna più alta, la Pietra di Bismantova quella più caratteristica, un altipiano che svetta nel mezzo dell’area circostante con le sue pareti verticali.

La produzione di grandi carni, formaggi e vini, non ha visto l’altitudine come un limite ma come un punto di forza.
L’agricoltura è il principale settore economico degli appennini, ed anche qui la qualità sia del Parmigiano Reggiano che delle carni, tra gli altri, sono contraddistinti da uno standard qualitativo superiore.
Troviamo i prodotti del sottobosco, protagonisti di confetture e composte, così come la produzione di molti tipi di cereali, tra i quali il farro, del quale conosciamo le indiscutibili proprietà benefiche.

Questo, è stato solo uno sguardo veloce sulla nostra terra, un modo per cominciare a comprendere meglio la quantità e la qualità dei prodotti che ha da offrire.
Una terra, un’esplosione unica di sapori e profumi che fanno della nostra cucina la più celebrata e copiata al mondo.

Il piacere della buona cucina, oggi, è ad un passo da noi.

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