Pellegrino Artusi
Oggi vi presento la ricetta de “Le Tazzine”, un dolce la cui ricetta è tratta da un vecchio testo appartenuto a mia nonna prima e a mia mamma ora, di Pellegrino Artusi; un dolcetto molto sfizioso, semplice da preparare e di classe. Visto il periodo, una curiosa idea con cui arricchire il menù della cena di San Valentino.
Questa sarà la prima di tante ricette che pubblicherò dell’Artusi nel blog di Alimentiamo; essendo cresciuto con il mito dell’Artusi e con i piatti prelibati che la nonna e le sue sorelle preparavano la domenica a pranzo o alle cene delle feste comandate, ritengo utile farle conoscere a tutti.
D’altronde il titolo del tomo non sembra fatto apposta per i giorni nostri?
IGIENE – ECONOMIA – BUONGUSTO
LA SCIENZA IN CUCINA
L’ARTE DI MANGIAR BENE
MANUALE PRATICO PER LE FAMIGLIE
di
PELLEGRINO ARTUSI
e in appendice
“La Cucina per gli stomachi deboli”
(29° edizione)
1926
Le Tazzine
È un dolce molto delicato che si serve come tutti gli altri dolci, verso la fine di un pranzo in tazze più piccole di quelle da caffè; una per persona e perciò chiamasi Le tazzine.
- Dose per dieci persone:
- Zucchero, grammi 300
- Mandorle dolci, grammi 60
- Rossi d’uovo, n. 10
- Acqua, decilitri l
- Odore di acqua di fior d’arancio
- Cannella in polvere, quanto basta.
Le mandorle sbucciatele, tostatele a color nocciola, pestatele finissime e lasciatele da parte.
Fate bollire lo zucchero con l’acqua suddetta per un minuto o due, non dovendo prender colore, e dopo, quando sarà tiepido, cominciate a buttarci i rossi d’uovo, ‘uno o due alla volta e, sopra a un calore moderatissimo, lavoratelo continuamente girando il mestolo sempre per un verso. Quando il composto si sarà alquanto condensato da non esservi più pericolo che impazzisca, potete allora, onde rigonfi meglio, batterlo con la frusta dal basso in alto fino a tanto che i rossi non abbiano perduto il color acceso e preso l’aspetto di una densa crema. Allora dategli l’odore ed uniteci le mandorle mescolando bene. Poi versatelo nelle tazzine e sulla superficie di ognuna nel mezzo, poneteci una presa della detta cannella, la quale, mescolata al dolce da chi deve mangiarlo, acquisterà più profumo. È un dolce che preparato anche qualche giorno avanti non soffre.
Auguro a tutti buona festa di San Valentino.