Migliorare la concentrazione grazie all’alimentazione
Autunno: il lavoro e la scuola sono ripartiti in pieno; la diminuzione delle ore di luce, il freddo e l’umidità ci rendono stanchi e tristi, adulti e bambini, nessuno escluso. Ti risulta difficile concentrarti o mantenere alta l’attenzione? Non disperare: Claudia, la nostra biologa – nutrizionista ha alcuni suggerimenti da darci.
Hai difficoltà di concentrazione e/o a mantenere l’attenzione?
Alcune modifiche alle nostre abitudini possono aiutarci. Vediamo quali.
Gli integratori
Esistono innumerevoli integratori per migliorare la propria concentrazione, ma sono davvero efficaci? Cosa funziona veramente per migliorare la capacità a concentrarsi e di avere energie a sufficienza per arrivare a sera?
Cosa fondamentale è fare una scorpacciata di vitamine e Sali minerali, fondamentali per il nostro benessere e per la produzione dell’energia per compiere le nostre attività. In autunno è ancora facile trovare frutta e verdura di stagione, fresca, possibilmente a km 0. Quindi largo spazio a frutta, verdura, ma anche frutta secca, e perché no, a un integratore “naturale” di micronutrienti. Dovete sapere che la maggior parte degli integratori di vitamine sono prodotti in laboratorio e sono più difficilmente assorbibili dal nostro organismo rispetto a quelli che si ritrovano in natura. Preferite quindi prodotti come: pappa reale, propoli, “super alimenti” come bacche di Goji, semi di Chia, semi di Canapa e chi più ne ha più ne metta. Questi alimenti, definiti appunto “Super Food” contengono tutte le vitamine ed i Sali minerali di cui abbiamo bisogno, insieme ad altri composti come amminoacidi (la base delle proteine che costituiscono le strutture del nostro corpo, tra cui gli organi ed i tessuti, oltre ai muscoli) e fibre.
Migliorare la concentrazione a scuola o in ufficio: cominciamo dalla colazione
Una buona colazione a base di pane e confettura, biscotti, cereali, frutta, frutta secca e semi è un ottimo modo per cominciare con il piede giusto la giornata!
Il caffè. Parliamo anche del caffè, il tonico energizzante per antonomasia. Lo sapete che il nostro corpo ha ritmi ben precisi di sonno e veglia? E sapete che tutte le sostanze che introduciamo dall’esterno e che hanno proprietà eccitanti vanno a rompere questi equilibri? Con il risultato che con l’andare del tempo non basteranno più caffè, né altre bevande toniche a farci stare svegli, e nella migliore delle ipotesi faremo pure fatica a prendere sonno. Lasciate fare al vostro corpo, e consumate caffè solo per piacere e non per necessità; vedrete che le vostre performance non cambieranno, se non in positivo.
Problemi di attenzione dopo il pasto di mezzo giorno?
Innanzitutto dobbiamo parlare delle corrette scelte alimentari che facciamo quotidianamente; i carboidrati (soprattutto quelli che contengono glutine, un esempio per tutti: la pasta) possono dare sonnolenza post – prandiale, e forse qualcuno già se ne rende conto. In particolare, i carboidrati fanno aumentare i valori di zucchero nel sangue (glicemia) e di conseguenza l’insulina, che provvede a diminuirne la concentrazione, spedendo tutto nei magazzini di zucchero all’interno delle cellule. In questo modo, però, non rimane abbastanza zucchero per il cervello, che ci manda segnali di sonnolenza, o di bisogno di mangiare nuovamente. E’ quindi consigliabile preferire un secondo con un contorno, lasciando il primo a cena. Non temete per la vostra linea; se non esagerate, i carboidrati sono concessi anche alla sera!
Facile, no!? Se avete dubbi contattatemi pure attraverso un commento all’articolo, oppure trovate i miei riferimenti qui.