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alimentazione sana, cibo e design

Cibo e 3D, una nuova frontiera?

Abituati a tanta tecnologia persino tra i fornelli di casa, nulla dovrebbe più meravigliarci, giusto?
Beh, forse dovremmo ricrederci.

Negli ultimi anni, la sperimentazione ingegneristica sta avvicinando due mondi fino a pochi anni fa molto distanti tra loro: architettura e culinaria.
Le stampanti 3D, che troviamo in commercio da circa una decina d’anni, erano nate inizialmente per produrre piccoli oggetti per lo più plastici, e negli ultimi anni stanno “sfidando” il mondo (e le leggi) della moderna gastronomia.
Se pensiamo che questo inedito binomio porterà i nostri pc ad affiancarsi al microonde?

Difficile a dirsi.

Attualmente, il grande impegno di alcune università, tra cui la facoltà di ingegneria della Columbia University, ha portato ad alcuni prototipi molto performanti, ma non del tutto in grado (per ora) di unire tecnologia e materie prime di qualità.
Una delle ultime nate, delle dimensioni di una macchina del caffè, ha la capacità di cuocere gli ingredienti, i quali però sotto forma di liquidi, paste e polveri surgelate… un mix davvero poco appetitoso!
Secondo lo chef francese Hervé Malivert, invece che di un passo avanti si tratta di un passo indietro, poiché quello che esce da queste macchine è privo di consistenza, e tutto ciò che viene prodotto assomiglia a dei passati.

Allora perché ci sono grandi aziende ed università che continuano ad investirci tempo e denaro?

Probabilmente perché già ad oggi si possono creare piatti che soddisfano le necessità di molte persone con problemi alimentari.
Mediante l’uso di apposite cartucce, è possibile ottenere pane a basso contenuto calorico o torte senza zucchero, e potrebbero essere molto utili a case di cura ed ospedali.

Se da una parte si cerca di creare una tecnologia in grado di sobbarcarsi l’intero lavoro del cuoco, dall’altra c’è chi ne sfrutta alcune potenzialità.

L’artista gastronomica Dinara Kasko, utilizza il 3D per arricchire le proprie creazioni culinarie, nello specifico, la pasticceria.
Cresciuta tra libri di architettura e design, questa giovane creativa si è addentrata nel mondo della pasticceria conferendo alle sue creazioni un’immagine a dir poco intrigante.
Il risultato è bello da vedere e, dicono, squisito da mangiare.

Pasticceria 3D

Non sappiamo se questa sarà una nuova frontiera o solo un modo per “parlare d’altro”, fatto sta che l’impegno di molti ricercatori in questo campo, fa credere a dei prossimi importanti sviluppi nel campo alimentare.

Stiamo a vedere.
Tra qualche anno scopriremo se questi moderni robot saranno riusciti o meno a trovare il loro spazio nella nostra routine quotidiana.
Nel frattempo, godiamoci le nostre autentiche prelibatezze!

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