In Italia la passione per la birra artigianale è un fenomeno in continua espansione da oltre un decennio.
I microbirrifici nascono in ogni angolo del nostro paese e rispondono ad un mercato sempre più curioso ed informato, abituato sempre di più ad un’ampia varietà di prodotti di qualità.
Vediamo quali sono alcune delle caratteristiche che differenziano una birra industrializzata da una artigianale.
Ingredienti
Le birre artigianali prevedono l’uso di ingredienti di prima qualità.
I microbirrifici, non producendo volumi smisurati di birra, non hanno la necessità di impiegare ingredienti surrogati.
Come sappiamo, i principali componenti della birra sono 4:
- Malto
- Lievito
- Luppolo
- Acqua
In più, in molte birre artigianali, possono trovare impiego ingredienti di diverso tipo, dalla frutta alle castagne, dalla zucca al ginseng, il tutto va a creare esperienze degustative spesso molto accattivanti.
Processo di produzione
Da luglio di quest’anno, il Senato ha definito alcuni punti chiave che regolamentano l’operatività di un produttore di birra artigianale.
Nel DDL S 1328-B si stabilisce che “si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione”.
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Intervento umano
Una birra artigianale è un prodotto che non dipende da ricette sempre identiche.
Il mastro birraio deve costantemente “leggere” gli ingredienti, poiché in precedenza ha dovuto interpretare quello che la natura ed i suoi ingredienti gli hanno suggerito.
Dove nasce questo fenomeno?
Il padre dei moderni microbirrifici è probabilmente l’americano Fritz Maytag.
Già a metà degli anni ‘60, rilevando un noto birrificio di San Francisco ormai prossimo al fallimento, Maytag ha creduto prima di tutti nel potenziale delle birre di qualità, e reintroducendo antichi metodi di birrificazione risalenti al XIX secolo, è riuscito non solo a far prosperare l’attività, ma anche ad ispirare le generazioni a seguire.
Oggi i numeri della birra artigianale dimostrano che non sono frutto di una moda.
Il fenomeno, infatti, è in continua espansione già dalla metà degli anni ‘90, quando in contemporanea, alcuni birrifici iniziano la loro produzione in diverse parti del nostro paese.
Oltre ad occupare sempre più persone, i microbirrifici sono tra i principali portavoce di un’appassionata voglia di riscoperta del nostro territorio, e dell’attenzione verso le capacità dei bravi professionisti del settore.
Un prodotto che nasce dalle intuizioni, dalle abilità e dall’umanità di persone che si impegnano e credono in quello che fanno.