Dopo aver trattato l’argomento sull’intolleranza al lattosio, vediamo quello che riguarda le allergie alimentari, cosa sono, quali sono gli alimenti responsabili e come approcciarsi ad una dieta priva di determinati allergeni.
Differenza tra allergie ed intolleranze alimentari
Nelle allergie alimentari il principale “colpevole” del nostro malessere è il sistema immunitario.
Una sua errata valutazione, infatti, innesca una reazione che può essere più o meno grave dipendendo dai casi.
Lo sbaglio che commette il sistema immunitario è quello di riconoscere come potenzialmente pericolosa una proteina dell’alimento assunto, e reagirà più o meno velocemente attraverso differenti sintomi allergici.
Nelle intolleranze alimentari, il “responsabile” non è più il sistema immunitario ma l’intestino, il quale, qualora carente di determinati enzimi, non riesce a “lavorare” determinate proteine.
Le reazioni e conseguenze in questo caso possono non essere immediate, e manifestarsi anche col passare del tempo, con sintomi fastidiosi quanto quelli provocati dalle allergie.
Alimenti responsabili
Gli studi che riguardano le allergie alimentari sono sempre più diffusi e completi, soprattutto con il diffondersi di questi malesseri.
Gli alimenti che oggi vengono considerati come responsabili della maggior parte delle allergie di tipo alimentare sono oltre 120*.
Questo dato però, può variare molto sensibilmente in base al continente o alla nazione in cui sono state fatte le ricerche.
I prodotti che più comunemente vengono considerati come responsabili delle reazioni allergiche sono: le uova, il pesce, la frutta a guscio, le arachidi, i cereali contenenti glutine, semi di soia, molluschi, crostacei, ecc.
A volte è la combinazione di alcuni elementi che possono creare problemi, come per esempio il consumo di alcuni tipi di frutta, come la pesca, associate al polline.
Diffusione allergie nel mondo
Nonostante la genetica sia uno dei principali responsabili dello sviluppo di tali allergie, sono da considerare anche altri fattori, come demografici e ambientali.
La globalizzazione ha portato ad un cambiamento alimentare per buona parte della popolazione mondiale, in parte dovuto alla produzione massiva di determinati alimenti, in parte ai sempre più frequenti viaggi che le persone intraprendono tra un continente e l’altro.
Questi cambiamenti favoriscono l’assunzione di cibi che un tempo erano meno facili da reperire, e che il nostro corpo, non abituato ad essi, può non riconoscere come innocui o addirittura confonderli con altre sostanze già catalogate come allergeniche, e quindi potenzialmente a lui pericolose.
La richiesta sempre più massiva di certi prodotti e il graduale cambiamento della domanda dei mercati internazionali, ha portato all’esigenza di maggiori produzioni e, molte volte, alla trasformazione dei prodotti stessi, i quali includono additivi o coloranti che ne trasformano le loro caratteristiche, e per questo andare ad interferire in modo negativo con il nostro sistema immunitario.
Gestione dei rischi e Prevenzione
Ad oggi, nonostante i numerosi studi in corso e le teorie più complesse, sappiamo che l’unica forma per prevenire le allergie è evitando i cibi che ci causano problemi.
A questo, possiamo aggiungere una parola molto importante: informazione.
È un altro modo utile per evitare problemi come quello delle allergie, per cui reperire informazioni, confrontarle con più fonti preferibilmente autorevoli, e, “sul campo”, leggere sempre le etichette dei prodotti, verificandone la provenienza ed ovviamente individuando la presenza di eventuali allergeni.
Auto-conoscenza, altra parola fondamentale.
In particolare parlando di cibo, è importante imparare ad ascoltarsi e a capire cosa ci fa bene, quando assumerlo e in quali quantità.
* Dati presi dal testo Allergenic foods, Hefle, Nordlee, Taylor.
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